Passi chi si avvicina per moda (che non è detto che poi non la prendano seriamente), passino i pagan posers che spesso visivamente sono godibili, ma quello che davvero non riesco a concepire sono persone che hanno la presunzione tale di criticare pesantemente l'operato altrui, come se la spiritualità fosse qualcosa da misurare tramite tabelle o in base al possedimento di oggetti o di tempo dedicato alla pratica.
Mi torna alla mente la frase di Giulia in cui descrive noi streghe di città.
Ma la cosa che mi ha fatto particolarmente inalberare è stato il concetto secondo cui, non compiendo settimanalmente sacrifici di sangue, io sia di serie C così come le "mie" divinità che se non richiedono offerte truculente devono essere proprio delle divinità stupide, non importa quanto complesse siano, quanto intricato sia il pantheon e il mito in cui rientrano, saranno sempre delle divinità assurde, come del resto quelle che valgono solo per dare soldi alla Marvel.
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