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"Non sarò mai diversa da quella che sono, provo troppa gioia nella mia condizione"
Ho da poco terminato questo libro, di cui avevo sentito parlare in lungo e in largo ma del quale avevo sempre rimandato, vuoi per un motivo o per l'altro, la sua lettura. La prima volta che lessi di quest'autrice, Margaret Murray, fu ne Il Vangelo delle Streghe di Leland e di fatti entrambi i libri si occupano del fenomeno della stregoneria come religione "parallela" al Cristianesimo, in cui il culto pagano era ancora fiorente nelle campagne, nonostante i ripetuti sforzi della chiesa di estirparlo. Lessi stralci del libro su internet per cui avevo un'idea approssimativa di quel che era il libro, ma quando l'ho visto in libreria non ho saputo resistere all'impulso di comprarlo!
Devo dire che a tratti questo libro mi ha deluso, non so se incolpare la stessa autrice o la traduzione, o semplicemente il fatto che questo libro risalga agli anni venti del novecento e quindi se era una novità all'epoca della sua uscita, ormai queste cose sono ben risapute. Persino wikipedia ha una voce in merito nella pagina sulla Stregoneria. Tutto sommato ho trovato interessanti i capitoli dedicati alla struttura della Congrega delle Streghe (corredato, come la maggior parte dei capitoli, da documenti in lingua originale) e in particolar modo l'appendice riguardante i nomi delle streghe. Ora qui s'afferma che, almeno per quanto riguarda le streghe inglesi che sono poi quelle studiate dalla Murray, ricorressero sempre gli stessi nomi con le diverse variazioni regionali:
Devo dire che a tratti questo libro mi ha deluso, non so se incolpare la stessa autrice o la traduzione, o semplicemente il fatto che questo libro risalga agli anni venti del novecento e quindi se era una novità all'epoca della sua uscita, ormai queste cose sono ben risapute. Persino wikipedia ha una voce in merito nella pagina sulla Stregoneria. Tutto sommato ho trovato interessanti i capitoli dedicati alla struttura della Congrega delle Streghe (corredato, come la maggior parte dei capitoli, da documenti in lingua originale) e in particolar modo l'appendice riguardante i nomi delle streghe. Ora qui s'afferma che, almeno per quanto riguarda le streghe inglesi che sono poi quelle studiate dalla Murray, ricorressero sempre gli stessi nomi con le diverse variazioni regionali:
1.Anne (Annis, Agnes, Annabel) 2.Alice (Alison) 3.Christian (Christen,Cristine) 4.Elizabeth (Elspet, Isobel, Bessie) 5.Ellen(Elinor, Helen) 6. Joan (Jane, Janet, Jonet, John) 7. Margaret (Margiorie, Meg) 8.Marion (Mary). Oltre questo libro, la Murray ha scritto anche Il Dio delle Streghe in cui credo che l'aspetto religioso sia affrontato maggiormente rispetto a questo. Sinceramente mi aspettavo di più da questo libro, sicuramente ho apprezzato di più La Strega, di Jules Michelet...
Dyarmuid
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