mercoledì 13 marzo 2013

MWL Witchy Books Challange#5: Wicca reloaded: Vivianne Crowley

Questa è un'attività della Modern Witch League ©

Ricordo che tempo fa si discusse a proposito di questo libro sul gruppo facebook di Sacerdotesse di Avalon e ad una prima lettura della descrizione in quarta di copertina mi era sembrato l'ennesimo manuale per principianti come ormai se ne stampano a bizzeffe. Girovagando tra gli scaffali dopo aver ordinato dei testi mi è capitato di passare nel reparto New Age che in genere evito visto cosa ci mettono (Profezie Maya, libri di yoga e pilates...) quando ho riconosciuto lo stile che usa l'Armenia per i suoi libri. Ho cominciato a leggerlo e mi sono sentito come quando lessi la prima volta L'Arte della Magia di Phyllis Currott. In tutto il libro non c'è un solo accenno a come costruirsi strumenti o a confezionare sacchettini d'erbe, ma si concentra, dopo aver fatto un excursus sul fatto che la Wicca derivi dalla Stregoneria Europea (approfondendo con il paragrafo sulla Stregoneria Mediterranea) mettendo in evidenza come ormai la Wicca sia stata annacquata da una visione New Age dalla stragrande maggioranza degli autori statunitensi. Ho trovato particolarmente interessante tutta la parte centrale del libro (circa due terzi) dedicati al cerimoniale wiccan del ceppo Alexandriano (che potremo definire la versione "estremista" di quella Gardneriana, la "Wicca originaria") ed è stato il primo manuale wiccan in cui abbia mai trovato come utilizzare i Chakra. La parte del cerimoniale mi ha ricordato tantissimo quanto lessi nel libro La Magia di Jean de Blanchefort, fortemente influenzato dagli scritti di Aleister Crowley (sarà un caso che anche quest'autrice abbia lo stesso cognome?) Gli approfondimenti sui vari riti di passaggio all'interno del Coven arrivando alla consacrazione di terzo grado e quindi al sacerdozio, fine ultimo del Wiccan tradizionale. Per quanto io ormai non segua più la Wicca, ho trovato in questo libro degli spunti su cui poter lavorare (vedi L'incarico della Dea Oscura) e lo consiglio a tutti i Wiccan che vorrebbero proseguire questa spiritualità e che si trovassero in difficoltà nel reperire testi non per neofiti.
Vengono qui trattati argomenti che non ho mai visto in altri libri sulla Wicca che ho letto, come la spiegazione del perchè il credo wicca è indirizzato verso particolari tradizioni o filosofie e inoltre ci sono riferimenti a divinità di diversi pantheon, dal greco al norreno, arrivando anche a quelli della Stregoneria Tradizionale Britannica, e non solo al ramo celtico che solitamente viene definito sola e unica fonte della filosofia Wiccan. 
Due chiarimenti andrebbero però fatti all'edizione italiana (curata da Davide Marrè, alias Cronos de Il Circolo dei Trivi): in primo luogo il titolo che come sempre è stato stravolto. Originariamente era: Wicca: a Comprehensive Guide to the Old Religion in the New Age, che letteralmente significa "Wicca: una guida comprensiva alla Vecchia Religione nell'era moderna" e non "La più antica religione del mondo nella società contemporanea" mettendo così in bocca all'autrice pretese che ella non ha affatto espresso. In secondo luogo, questo libro venne pubblicato per la prima volta nel 1989 e poi riveduto in una seconda versione nel 2003, ma arrivato da noi solo nel 2013. Possibile che si debbano avere lassi di tempo così lunghi? Non è il primo libro che viene tradotto in Italia con così tanto ritardo, basti pensare che gli stessi libri della RavenWolf circolavano già dal 1990, per non parlare di altri risalenti anche agli anni '70. Per concludere, rischiando di ripetermi, questo libro è consigliato a tutti coloro che dopo una lettura di Cunningham o della Morrison si sono trovati un attimo disorientati quando si trattava di dover parlare o scrivere dell'origine della Wicca ma che, nonostante tutto, eccellevano nella pratica e nella creazione di strumenti rituali. 
Il prezzo di copertina anche in questo caso è elevato, si aggira attorno ai 17 euro per circa due-trecento pagine, ma è possibile trovarlo scontato online.

Dyarmuid