giovedì 27 giugno 2013

MWL Witchy Books Challange#7: tra scogliere irlandesi e battiti d'ali

Questa è un'attività della Modern Witch League ©

Una raccolta di leggende strettamente legate all'Irlanda, tradotte da diversi autori tra i quali anche Lady Wilde, madre di Oscar Wilde, con allegato un capitolo di ballate tradizionali e dei racconti trascritti dallo stesso Yeats durante i suoi soggiorni nella terra delle fate. In appendice, poi, un glossario con le descrizioni delle singole creature presentate nei racconti, suddivisi in spiriti solitari e spiriti socievoli. Molte di queste storie sono facilmente rintracciabili anche in ottimi libri per l'infanzia, io stesso ne avevo alcune in un edizione illustrata che usciva in edicola millemila anni fa, quando c'erano ancora le lire e le audiocassette.
Una lettura leggera, consigliata non solo a chi è interessato in modo particolare alle tradizioni dell'isola dei beati, ma che voglia anche farsi un'idea del panorama del piccolo popolo senza dover rimetter mano allo scatolone coi libri cartonati dei bambini. Queste leggende fanno ampiamente parte del folklore del luogo e più volte l'autore stesso riferisce che gli sono state raccontante come se fossero fatti accertati e la cui messa in dubbio era paragonabile a dubitare che il sole sorga da Est. Sicuramente a livello pratico non c'è niente di dettagliato, tranne forse quei due o tre spunti che si possono mettere in pratica o adattare al proprio percorso, come ad esempio i consigli per ingraziarsi una Merrow o interpretare il canto di una Banshee o ancor meglio, capire come non far adirare i folletti durante le celebrazioni del Solstizio o nelle loro Cacce Selvagge. William Butler Yeats è stato un noto poeta ed esoterista inglese appartenente al The Hermetic Order of the Golden Dawn. Il titolo Fiabe Irlandesi è abbastanza fuorviante, in quanto spesso ha portato molti critici e lettori ad associarli a racconti per bambini (come è accaduto anche per i lavori dei Grimm); il titolo originale, "Fairy and Folk Tales of the Irish Peasantry" esprime comunque un connotato più antropologico in quanto si vuole far portavoce delle tradizioni orali di una nazione che fino ad allora era senza voce. L'edizione da me letta, poi, presenta come sottotitolo un'intera didascalia " Racconti popolari con fate, folletti, streghe e sirene raccolti dal grande poeta" che non fa che dare all'opera una parvenza da fiaba da buonanotte.

Dyarmuid 

venerdì 21 giugno 2013

The Pagan Path Project #7 - Il tuo Specchio

* Il tuo Specchio - un'immagine riguardante il percorso, o una che richiama una sensazione / emozione relativa alla tua spiritualità, sul lavoro di strega ecc.. Insieme a una o due frasi che descrivono l'immagine.

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Salvador Dali - Ballerina-Testa di morto (1939)

Quest'opera del famoso Dali mi è sempre stata molto a cuore per una serie di motivi ancora sconosciuti che vanno oltre la mia passione per la pittura. Con una chiave di lettura diversa da quella razionale sono riuscito a trovare in essa un profondo significato spirituale.

SITHRON

martedì 4 giugno 2013

MWL Witchy Books Challange#6: Garden of Pomegranates

Questa è un'attività della Modern Witch League ©

"Se mi fosse dato di rinascere, la mia prima cura sarebbe di formulare un sistema affatto nuovo di simboli atti a comunicare il mio pensiero." — Ankh-af-na-khonsu*

Quando ci si mette la serendipità, raramente resto deluso. Facendo delle ricerche m'è capitato sotto mano il pdf di questo volumetto di Israel Regardie, di cui avevo già apprezzato Teoria e Pratica della Magia (Foundations of Practical Magic), edito da Hermes Edizioni. Nonostante la Magia Cerimoniale non rientri propriamente nella sfera della mia pratica personale, ho per quest'autore un debole, poiché prima di dare alle stampe un libro è palpabile la grande esperienza che mette in queste discipline. Prima di entrare nel cuore del libro, ovvero lo studio della Qabbalah, Regardie ci offre un'introduzione eccellente a quella che era la pratica esoterica del suo tempo, fatta di società più o meno segrete, come poteva esserlo,ad esempio, la Golden Down. Tra le pagine di questo libro, contenente anche tabelle e tavole (che in seguito sono divenute gettonatissime da postare in giro per ostentare chissà quale cultura) che esplicitano la teoria presentata, l'autore porta alla luce il significato recondito dell'archetipo dell'Albero della Vita, mostrando come realmente sia tangibile il legame tra il Microcosmo e il Macrocosmo; ogni Sephirot viene trattata singolarmente e ne vengono offerte diverse traduzioni del nome e spiegazioni sia teoriche che di pratica. Particolarmente affascinante è il quarto capitolo, The Path, in cui vengono analizzate le simbologie legate all'alfabeto ebraico. Man mano che si va avanti, il testo diviene sempre più complesso e pieno di concetti filosofici che rendono il testo non particolarmente adatto ai principianti o comunque a chi è totalmente digiuno di "Esoterismo classico" o come piace definirlo a me, esoterismo da salotto, in netta contrapposizione alla genuina stregoneria campestre, in quanto i termini utilizzati non vengono spiegati dall'autore (un pò come quando a scuola l'insegnante presuppone che conosciate il gergo tecnico). Certamente un libro consigliato a chiunque si interessi di Esoterismo, Qabbalah e Magia Cerimoniale, anche per pura cultura personale non necessariamente da mettere in pratica. Il testo è edito in Italia da Edizioni Mediterranee, sebbene sia abbastanza datato non dovrebbe essere difficile da trovare in formato cartaceo; in caso, è facilmente rintracciabile sia in lingua originale che tradotto in pdf. 

 Ankh-af-na-khonsu: è il nome che assunse Aleister Crowley quando scrisse Il Libro della Legge, richiamando il nome di un sacerdote egizio di cui si proclamava diretto intermediario; era anche il nome che usava in quanto profeta di Thelema. Israel Regardie lavorò a stretto contatto con Crowley.

Dyarmuid