Questa è un'attività della Modern Witch League ©
Una raccolta di leggende strettamente legate all'Irlanda, tradotte da diversi autori tra i quali anche Lady Wilde, madre di Oscar Wilde, con allegato un capitolo di ballate tradizionali e dei racconti trascritti dallo stesso Yeats durante i suoi soggiorni nella terra delle fate. In appendice, poi, un glossario con le descrizioni delle singole creature presentate nei racconti, suddivisi in spiriti solitari e spiriti socievoli. Molte di queste storie sono facilmente rintracciabili anche in ottimi libri per l'infanzia, io stesso ne avevo alcune in un edizione illustrata che usciva in edicola millemila anni fa, quando c'erano ancora le lire e le audiocassette.
Una lettura leggera, consigliata non solo a chi è interessato in modo particolare alle tradizioni dell'isola dei beati, ma che voglia anche farsi un'idea del panorama del piccolo popolo senza dover rimetter mano allo scatolone coi libri cartonati dei bambini. Queste leggende fanno ampiamente parte del folklore del luogo e più volte l'autore stesso riferisce che gli sono state raccontante come se fossero fatti accertati e la cui messa in dubbio era paragonabile a dubitare che il sole sorga da Est. Sicuramente a livello pratico non c'è niente di dettagliato, tranne forse quei due o tre spunti che si possono mettere in pratica o adattare al proprio percorso, come ad esempio i consigli per ingraziarsi una Merrow o interpretare il canto di una Banshee o ancor meglio, capire come non far adirare i folletti durante le celebrazioni del Solstizio o nelle loro Cacce Selvagge. William Butler Yeats è stato un noto poeta ed esoterista inglese appartenente al The Hermetic Order of the Golden Dawn. Il titolo Fiabe Irlandesi è abbastanza fuorviante, in quanto spesso ha portato molti critici e lettori ad associarli a racconti per bambini (come è accaduto anche per i lavori dei Grimm); il titolo originale, "Fairy and Folk Tales of the Irish Peasantry" esprime comunque un connotato più antropologico in quanto si vuole far portavoce delle tradizioni orali di una nazione che fino ad allora era senza voce. L'edizione da me letta, poi, presenta come sottotitolo un'intera didascalia " Racconti popolari con fate, folletti, streghe e sirene raccolti dal grande poeta" che non fa che dare all'opera una parvenza da fiaba da buonanotte.
Dyarmuid
Una lettura leggera, consigliata non solo a chi è interessato in modo particolare alle tradizioni dell'isola dei beati, ma che voglia anche farsi un'idea del panorama del piccolo popolo senza dover rimetter mano allo scatolone coi libri cartonati dei bambini. Queste leggende fanno ampiamente parte del folklore del luogo e più volte l'autore stesso riferisce che gli sono state raccontante come se fossero fatti accertati e la cui messa in dubbio era paragonabile a dubitare che il sole sorga da Est. Sicuramente a livello pratico non c'è niente di dettagliato, tranne forse quei due o tre spunti che si possono mettere in pratica o adattare al proprio percorso, come ad esempio i consigli per ingraziarsi una Merrow o interpretare il canto di una Banshee o ancor meglio, capire come non far adirare i folletti durante le celebrazioni del Solstizio o nelle loro Cacce Selvagge. William Butler Yeats è stato un noto poeta ed esoterista inglese appartenente al The Hermetic Order of the Golden Dawn. Il titolo Fiabe Irlandesi è abbastanza fuorviante, in quanto spesso ha portato molti critici e lettori ad associarli a racconti per bambini (come è accaduto anche per i lavori dei Grimm); il titolo originale, "Fairy and Folk Tales of the Irish Peasantry" esprime comunque un connotato più antropologico in quanto si vuole far portavoce delle tradizioni orali di una nazione che fino ad allora era senza voce. L'edizione da me letta, poi, presenta come sottotitolo un'intera didascalia " Racconti popolari con fate, folletti, streghe e sirene raccolti dal grande poeta" che non fa che dare all'opera una parvenza da fiaba da buonanotte.
Dyarmuid