Saggio sulla visione degli Spiriti, Schopenhauer
Questa è un'attività della Modern Witch League ©
L'obiettivo di questo libro è quello di spiegare la natura fenomenica dei casi medianici che tanto andavano di moda nel periodo di attività del filosofo autore di questo saggio o, come vengono chiamati in genere questi libri, dissertazione.
A differenza delle varie recensioni che avevo letto prima del suo acquisto, e che mi avevano anche un pò scoraggiato, non si vanta né di "fornire spiegazioni scientifiche a stupidaggini come la magia" cit., né tanto meno di fornire dettagliatamente istruzioni su come evocare gli spiriti (a volte mi chiedo perchè la gente non s'informi prima di acquistare libri od altro).
A differenza delle varie recensioni che avevo letto prima del suo acquisto, e che mi avevano anche un pò scoraggiato, non si vanta né di "fornire spiegazioni scientifiche a stupidaggini come la magia" cit., né tanto meno di fornire dettagliatamente istruzioni su come evocare gli spiriti (a volte mi chiedo perchè la gente non s'informi prima di acquistare libri od altro).
Sebbene il linguaggio sia abbastanza colto e pieno di termini fisiologici e specifici del settore, si legge con abbastanza facilità, tenendo sempre a mente che abbiamo di fronte un saggio e non un manuale per principianti, con tutto il rispetto per questi ultimi.
Dopo aver dato una breve introduzione all'argomento, Schopenauer illustra il caso della forza di volontà dell'uomo come motore delle attività vitali riconnettendole anche alla fase post-mortem.
La tesi sostenuta dall'autore è quindi quella secondo cui gli spiriti altro non sarebbero che la volontà dell'essere umano di restare ancorato al mondo materiale, in modo più o meno cosciente. In un secondo momento presenta anche la questione degli spiriti disincarnati, ovvero quelli che non sono mai stati umani, ma senza scendere troppo nel dettaglio; ad esempio sono del tutto omessi angeli, demoni e simili. Una lettura piacevole, ma non indispensabile.
Dyarmuid
La tesi sostenuta dall'autore è quindi quella secondo cui gli spiriti altro non sarebbero che la volontà dell'essere umano di restare ancorato al mondo materiale, in modo più o meno cosciente. In un secondo momento presenta anche la questione degli spiriti disincarnati, ovvero quelli che non sono mai stati umani, ma senza scendere troppo nel dettaglio; ad esempio sono del tutto omessi angeli, demoni e simili. Una lettura piacevole, ma non indispensabile.
Dyarmuid